Oggi 27 gennaio 2005, si celebra il 60° anniversario della giornata
della memoria, oggi ventisette gennaio ricordiamo la shoah, lo sterminio
sistematico di sei milioni di ebrei, sei milioni di persone, di esseri
umani che morirono ancora una volta per colpa della negligenza umana,
per idee folli che purtroppo qualcuno va gridando ancora. L’ho
visitata Auschwitz, la cosa più triste che io abbia visto nella
mia vita, ogni cosa lì emanava il grido di dolore, il grido contro
la follia… vorrei ritornare a visitare quei luoghi, ti fanno riflettere
non solo su quello che è stato ma anche su quello che è
in questo momento nel mondo, sulla guerra, la violenza, l’indifferenza,
l’odio che c’è in giro.
Mi domando se sia mai possibile che l’uomo ancora non abbia imparato
dalla storia, eppure come diceva qualcuno, la storia è fatta
da corsi e ricorsi, la storia si ripete in qualche modo, sarebbe meglio
dire che siamo i protagonisti, noi facciamo in modo che questo sistema
di barbarie si ripeta. Dallo sterminio degli indiani delle americhe,
di popolazioni tribali vittime dell’arroganza e del colonialismo
(diciamolo pure) occidentale, dalle vittime delle prima guerra mondiale,
e di tutte le guerre che sono venute dopo, l’uomo ha dimenticato
di trarne un insegnamento valido, capace di non fargli più commettere
questi errori, ogni volta agisce in modo sconsiderato verso i suoi simili,
arrogandosi un diritto di superiorità, di onnipotenza, che non
gli appartiene, questo si ripete ogni giorno in ogni parte del mondo,
ogni volta che un uomo viene ucciso per la follia di un altro... non
abbiamo imparato.
Oggi, giornata della memoria, voglio ricordare: ricordare non solo quei
6 milioni e più di esseri umani che sono morti nei campi di sterminio
nazisti, ma tutti quelli che muoiono ogni giorno per l’assurdità
della mente umana, per tutti quelli che sono morti per la sete di potere
di un uomo solo, di una maggioranza o di un intero popolo; voglio ricordare:
i popoli indigeni delle americhe del nord e del sud, gli zingari, gli
omosessuali, i portatori di handicap, i perseguitati politici della
Russia comunista, gli israeliani vittime dei kamikaze palestinesi, i
palestinesi vittime dell’arroganza della politica dei governi
israeliani, tutti gli africani che sono morti per colpa del colonialismo,
gli africani che muoiono per le guerre odierne, le guerre dei diamanti,
le guerre dell’odio etnico; gli americani delle torri gemelle,
gli afghani e gli iracheni, vittime delle guerre che ne sono conseguite,
i curdi sterminati da Saddam Hussein e non solo, le vittime della bomba
atomica, i bambini che muoiono di fame in mezzo alla nostra indifferenza,
tutti coloro che hanno pagato col rogo le loro idee, le vittime della
droga perché anche queste sono vittime della sete di potere umano,
le vittime delle leggi razziali emanate dall’Italia sotto il fascismo,
perché a differenza di come sostiene qualcuno, a causa di queste
leggi sono morte molte persone. Ogni giorno dovremmo ricordare, ogni
giorno dovrebbe essere un giorno della memoria. Voglio ricordare per
non dimenticare, voglio ricordare per non stare a guardare.
“… IO CHIEDO COME PUO’ L’UOMO UCCIDERE UN SUO
FRATELLO… EPPURE SIAMO A MILIONI IN POLVERE QUI NEL VENTO”
(auschwitz - FRANCESCO GUCCINI)