SEX PISTOLS – THE GREAT ROCK ‘N’ ROLL SWINDLE

Vincenzo Ruggiero Perrino [email protected]

La storia dei Sex Pistols comincia nell’estate del 1974, a Londra. A quell'epoca risalgono le prime prove degli Strand, il gruppo costituito da Glen Matlock al basso, Steve Jones alla voce, Paul Cook alla batteria e Warwick Nightingale alla chitarra. La maggior parte dell’equipaggiamento strumentale del gruppo proviene da una serie di furti compiuti dai membri.
Steve Jones è solito passare i suoi weekend nel locale “Let it Rock”, negozio in King's Road, di proprietà di Malcom McLaren e di Vivienne Westwood. Proprio McLaren, tornato da New York, dove era stato per alcuni mesi il manager delle New York Dolls, inizia a interessarsi alle vicende della band. Nell’agosto del 1975, Nightingale lascia il gruppo e i restanti tre pubblicano un annuncio sul Melody Maker alla ricerca di un chitarrista "con meno di vent'anni e aspetto non peggiore di quello di Johnny Thunders".
Si propongono Nick Kent e Steve New (che tempo dopo formerà i Rich Kids insieme con Matlock), ma McLaren decide infine di ingaggiare Johnny Lydon, un adolescente con i capelli verdi, convinto da un'estemporanea esibizione del giovane che scimmiotta Alice Cooper.
Lydon, che prenderà il nome d’arte di Rotten a causa dei continui commenti sullo stato dei suoi denti marci, diventa allora il cantante della band, mentre Jones passa alla chitarra: nascono così i Sex Pistols, "incubo della cultura inglese", di lì a pochi mesi. Il primo concerto ha luogo il 6 novembre del 1975 al St. Martin's College Of Art. Il gruppo suona per dieci minuti prima che la segretaria della scuola stacchi la corrente, esasperata per il rumore prodotto dai quattro.
Nel gennaio del 1976, dopo un concerto al Ravensbourne Art College di Bromley, nasce il Bromley Contingent, un gruppo di giovani ragazzi inglesi che diventano i fans più accesi dei Pistols.
In primavera, la formazione viene bandita sia dal “Marquee”, dove Rotten si fa notare spaccando alcune sedie, sia dal “Nashville”, dove i quattro abbandonano il palco per azzuffarsi con il pubblico. Il “Melody Maker” dedica la sua copertina a questi scontri. Il 17 agosto si tiene all'”Islington's Screen On The Green” un primo raduno punk, con i Pistols (che intanto hanno composto canzoni in proprio) in cartellone insieme a Heartdrops (i futuri Clash) e Buzzcocks.
Fra il 20 e il 21 settembre la scena punk si mobilita per il festival al “100 Club”, che sancisce l'esistenza di un movimento alle spalle del "fenomeno" Sex Pistols. Il 16 ottobre, la band firma un contratto con la EMI, ricevendo un anticipo di 40.000 sterline: è l'inizio ufficiale della grande truffa del rock‘n’roll. La prima uscita discografica è della fine di novembre.
Anarchy In The U.K. / I Wanna Be Me riesce a raggiungere il n. 12 delle classifiche inglesi. Il buon piazzamento permette ai Sex Pistols di apparire nel programma televisivo di Bill Grundy “Today At Six”. La loro partecipazione al programma sconvolge l'intera nazione, per via dell’uso di bestemmie e di linguaggio offensivo. Le prime pagine dei quotidiani inglesi riportano il caso con dovizia di particolari, col risultato che quindici delle venti date dell’"Anarchy In The U.K. Tour" vengono annullate.
Il 6 gennaio del 1977, la EMI rompe il contratto con il gruppo. A febbraio Matlock, principale responsabile delle musiche del gruppo, viene allontanato dall'organico. Tenterà miglior fortuna con l’avventura discografica dei Rich Kids. Il suo sostituto è Sid Vicious (vero nome Sidney John Beverley), proveniente dai Flowers Of Romance e batterista nella prima esibizione di Siouxsie and The Banshees. In men che non si dica, Sid Vicious diventerà, grazie al suo nichilismo autodistruttivo, che lo porta a ferirsi a sangue durante le esibizioni del gruppo, l’icona più nota del movimento punk.
Il 10 marzo i Sex Pistols firmano per 50.000 sterline un accordo con la A&M per la pubblicazione del 45 giri No future / No Feelings. A seguito di forti pressioni da parte dell'opinione pubblica, l'etichetta è costretta a rescindere il contratto a soli sei giorni dalla firma, pagando 25.000 sterline a titolo di indennizzo e mandando al macero le copie già pronte del disco. Peraltro, un gruppo di musicisti, guidato da Rick Wakeman, spedisce al presidente della casa discografica una petizione.
Il 12 maggio, viene firmato un accordo con la Virgin per 45.000 sterline. Facendo un rapido conto, con un solo singolo pubblicato e concerti spesso interrotti per disordini, il gruppo, in sette mesi ha così guadagnato 160.000 sterline. Intanto, esce un 45 giri contenente God Save The Queen e Did You No Wrong che arriva immediatamente alla seconda posizione delle classifiche.
L’attenzione intorno al gruppo è tale che anche il parlamento inglese se ne occupa con un'interrogazione del conservatore Larcus Lipton, che suggerisce di obbligare la band a sciogliersi.
A giugno, durante i festeggiamenti per il giubileo della regina, McLaren organizza un'esibizione dei Sex Pistols su un battello lungo il Tamigi. Purtroppo, lo show degenera in un'orgia e termina con l'arresto dello stesso manager. Lo sdegno per questa ennesima impresa del gruppo è tale che Rotten e compagni vengono banditi da qualsiasi locale inglese.
Così i Pistols, per esibirsi dal vivo, partono per una tournée in terra scandinava, la quale segue di poco la pubblicazione del terzo singolo Pretty Vacant / No Fun (n. 7 delle classifiche). L’atteggiamento dei media nei confronti del gruppo, complici le ottime vendite, subisce modifiche sostanziali: Pretty vacant viene presentato a “Top of the Pops” e Johnny Rotten viene invitato a condurre un programma radiofonico intitolato “A punk and his music”, durante il quale il cantante presenta i suoi artisti preferiti.
Tornato in patria, il gruppo appare in alcuni concerti, utilizzando falsi nomi, tra i quali S.P.O.T.S. (acronimo che sta per Sex Pistols On Tour Secretly) e Tax Exiles.
A fine ottobre esce Nevermind the bollocks here’s the Sex Pistols, l'esordio lungamente atteso, che solo con le prevendite raggiunge ordinazioni per 125.000 unità, diventando immediatamente disco d'oro e collocandosi al vertice delle charts inglesi.
A gennaio, dopo una serie di rinvii per problemi di visto, tutto è pronto per il primo tour americano. Il giro non è particolarmente fortunato: il pubblico risponde tiepidamente alle provocazioni del gruppo e il tutto è alquanto movimentato. A Tulsa il gruppo si salva a stento da un linciaggio. L'ultima data si tiene il 14 gennaio a San Francisco sul palcoscenico del Winterland. Il 19 dello stesso mese, McLaren annuncia al mondo la fine del legame fra il gruppo e Rotten, preparata da mesi di tensioni e litigi.
Rotten, dopo tre mesi, formerà i Public Image Limited, che avranno grande fortuna commerciale. Da qui in avanti, per alcuni mesi, i Sex Pistols continuano ad esistere come puro marchio commerciale. Il previsto tour europeo viene annullato. Nel frattempo, Jones e Cook volano a Rio De Janeiro per incontrare Ronald Biggs, l'autore della rapina al treno postale di Glasgow. Insieme realizzano il brano No One Is Innocent, che, pubblicato come singolo (il retro è la celebre versione di My way cantata da Sid Vicious) arriva al settimo posto delle classifiche di vendita.
In seguito, il batterista e il chitarrista lavorano alla realizzazione del film The Great Rock ‘n’ Roll Swindle. Però, il progetto deve interrompersi a seguito del contenzioso fra Rotten e McLaren sull'uso del nome Sex Pistols. Per lo stesso motivo viene accantonata l'ipotesi di reclutare un nuovo cantante per altre esibizioni.
In un’unica occasione viene ingaggiato Jimmy Pursey, leader degli Sham 69, per un concerto a nome di Sham Pistols. Di lì a poco, il gruppo cessa di esistere definitivamente. Cook e Jones suonano con Johnny Thunders prima di formare i Professionals. Vicious, sempre più dipendente dall'eroina, continua da solo.
Il bassista saluta l'Inghilterra con un concerto all'”Electric Ballroom” coadiuvato da Steve New, Glen Matlock e Rat Scabies. Successivamente, parte con la sua compagna Nancy Spungen alla volta di New York. Dopo un’esibizione con gli Idols, il 12 ottobre Vicious viene arrestato con l’accusa di aver accoltellato a morte la Spungen nella loro stanza al Chelsea Hotel. Scagionato, dopo che la Virgin ha pagato i 50.000 dollari di cauzione, il 2 febbraio 1979, al culmine della sua parabola autodistruttiva, il bassista viene trovato morto per overdose.
La storia di Sid Vicious e della Spungen saranno poi narrati in “Sid & Nancy”, film di Alex Cox. Nello stesso anno, esce il film “The Great Rock ‘n’ Roll Swindle”, ultimo anello di una delle vicende più controverse del R&R. In giro sono tornati soltanto ora, ma della verve degli anni d’oro è rimasta solo una pallidissima eco. E ci ha fatto quasi pena vedere i Sex Pistols, con pancia e capelli radi scimmiottare le movenze e gli atteggiamenti di venticinque anni fa…

NOTA DISCOGRAFICA

L’intero repertorio dei Sex Pistols include sì e no due dozzine di canzoni, comprese cover di pezzi di altri cantanti.

I 45 giri, pubblicati dalla line-up principale sono:
Anarchy In The U.K. / I Wanna Be Me (novembre 1976)
God Save The Queen / Did You No Wrong (maggio 1977)
Pretty Vacant / No Fun (luglio 1977)
Holidays In The Sun / Satellite (ottobre 1977)

Era prevista l’uscita di un altro singolo, nel 1978 (una delle canzoni doveva essere l’infame Belsen was a gas), ma non vide la luce. Dopo lo scioglimento del gruppo, sono usciti altri singoli, tra i quali i più importanti e di successo sono stati:

No One Is Innocent (A Punk Prayer By Ronald Biggs) / My Way (giugno 1978)
Something Else / Friggin' In The Riggin' (febbraio 1979)
Silly Thing / Who Killed Bambi (marzo 1979)
C'mon Everybody / The God Save The Queen Symphony / Watcha Gonna Do About It (giugno 1979)
The Great Rock 'n' Roll Swindle / Rock Around The Clock (ottobre 1979)

Per quanto riguarda i 33 giri, negli anni di attività del gruppo è uscito soltanto Nevermind the bollocks here’s the Sex Pistols (ottobre 1977). Una prima versione del disco uscì con undici tracce. La canzone Submission, scartata dal mix finale, fu pubblicata a parte in un 45 giri incluso nella confezione del disco stesso. Le successive edizioni avevano invece dodici tracce.

Dopo lo scioglimento del gruppo sono stati pubblicati:

The Great Rock ‘n’ Roll Swindle (febbraio 1979), contenente la colonna sonora dell’omonimo film. Le prime copie del disco contenevano anche la canzone Whatcha gonna do about it, che poi fu scartata dalle edizioni successive.
Some product: carry on Sex Pistols (luglio 1979), album beffa che conteneva soltanto interviste e spezzoni radiofonici.
The very best of (gennaio 1980), interessante antologia con due inediti, Black Leather e Here we go again.
Flogging a dead horse (febbraio 1980), antologia contenente principalmente i pezzi pubblicati su 45 giri.
Live at Winterland 1978 (gennaio 1999), che ripropone la registrazione dell’ultimo concerto del gruppo, tenuto al “Winterland” di San Francisco il 14 gennaio 1978. Nonostante la scarsa qualità della registrazione, resta un documento importante per comprendere l’attività live del gruppo, benché vi siano altre registrazioni che circolano in bootleg di migliore qualità, ma di difficile reperibilità.

Recentemente per i venticinque anni del gruppo è stato preparato un cofanetto di tre cd, contenenti praticamente quasi tutto – restano inspiegabilmente fuori alcune preziose tracce del dopo Rotten – quello che i Sex Pistols hanno inciso (interessanti le inedite Flowers of romance, Understanding e le primitive versioni di God save the queen e di No feelings), più alcuni frammenti live e un concerto completo (quello allo Screen on the Green del 1976).